“Chi è ciascuno di noi se non una combinatoria di esperienze, di informazioni, di letture, di immaginazioni?” Così scriveva Italo Calvino in una delle sei lezioni che avrebbe dovuto tenere all’Università di Harvard se non fosse sopraggiunta la sua morte nel 1985. Paolo Condò prende in prestito i sei temi di quelle lezioni americane e li declina per spiegarci cosa vuol dire essere un giornalista sportivo: quale tono bisogna usare e quanto è importante rifuggire la vaghezza; come trovare il giusto equilibrio tra prudenza e spontaneità; perché per occuparsi di sport bisogna sapere molto altro e in che modo si può cambiare opinione rimanendo sempre sé stessi.

